Oggi ho deciso di parlarvi di uno dei film che ha accompagnato la mia infanzia, ancora prima di poter immaginare che la protagonista che all'epoca del film è una ragazzina nel giro di pochi anni arriverà ad essere una delle attrici più importanti di Hollywood: Elizabeth Taylor. Da piccola guardavo questo film perchè nella mia famiglia c'è sempre stato un grande amore per i cavalli che in questa storia hanno un ruolo centrale. Con gli anni e con il crescere di questa mia passione per il cinema, e la continua sete di sapere (che l'apertura di questo blog non ha placato, semmai aumentato, ma va bene così), mi sono resa conto che, un po' com'era stato per Il segreto di Pollyanna (di cui ho parlato qui), un altro film che ha accompagnato la mia infanzia, questo film oltre a presentare un cast stellare ha davvero alcuni interessanti aneddoti sulla lavorazione, che una volta scoperti non potevo non condividere con voi.
Il titolo originale è National Velvet ed è un film del 1944 diretto dal regista Clarence Brown con protagonisti Elizabeth Taylor e Mickey Rooney.
La trama in breve: A Sewels, un paesino del Sussex nell'Inghilterra degli anni '20 vive la famiglia Brown composta dal capofamiglia che insieme alla moglie lavora in una macelleria, tre figlie femmine Edwina, Malvolia, Velvet e il piccolo Donald. Mentre la figlia maggiore Edwina è alle prese con i primi amori, Malvolia e Donald sono fissati rispettivamente con una coppia di uccellini e una bottiglietta piena di insetti che il bambino porta sempre con sè, la giovane Velvet ha un amore viscerale per i cavalli ed in particolare è segretamente "innamorata" di Pie un magnifico esemplare che ha appena comprato il suo vicino che però non riesce a domare. Velvet rientrando da scuola s'imbatte in Mike Taylor un giovanotto che rimasto senza famiglia si sta recando dalla Signora Brown, la madre di Velvet, la quale conosceva suo padre, e spera lo aiuti a trovare lavoro. Velvet scopre che la madre in passato ha compiuto una grande impresa attraversando a nuoto il Canale della Manica proprio grazie all'aiuto del padre di Mike e così il ragazzo rimane con i Brown. Mike stringe amicizia con Velvet con la quale condivide l'amore per i cavalli essendo lui stesso stato un fantino. Il sogno iniziale di Velvet di riuscire a possedere quel cavallo pian piano prende forma fino ad aspirare a competere con lui al Grand National, una delle corse più importanti al mondo.
Alcune foto del film |
Foto promozionali del film |
Il film è la trasposizione del romanzo National Velvet che Enid Bagnold ha pubblicato nel 1935. Quello stesso anno, Pandro Berman il responsabile di produzione della RKO capito il potenziale della storia cerca di acquistare i diritti del libro per realizzare un film con protagonista la 28enne Katharine Hepburn, ma viene battuto sul tempo dalla Paramount. Dopo due anni di disperata ricerca del cast perfetto, lo Studio decide di cedere i diritti alla M.G.M. anche se vengono messi da parte dopo aver considerato nel 1941 di realizzare il film con Shirley Temple e Spencer Tracy, perchè la madre della Temple rifiuta di far partecipare la figlia ad un film che non crede sia adatto a lei. Nel '42 però Berman approda alla Metro e ha finalmente la possibilità di realizzare il film che sogna da diversi anni.
Per la parte del protagonista maschile viene scelto Mickey Rooney, uno dei bambini prodigio di Hollywood che già nel 1939 ha ricevuto un Oscar speciale (l'Honorary Junivenile Award vinto anche da Shirley Temple, Judy Garland e Margaret O'Brien) e che in quel momento ha realizzato per la M.G.M. ben 13 (di 16) film su Andy Hardy in cui interpreta un ragazzo alle prese con la vita quotidiana e gli amori giovanili, nei quali sarà accompagnato da future grandi attrici al loro esordio come Judy Garland e Lana Turner.
Elizabeth Taylor (qui trovate il post che ho scritto sui suoi amori) è una ragazzina di 11 anni che la M.G.M. ha messo sotto contratto già da 2 anni quando l'ha scelta per il film Torna a casa Lassie, anche se poi l'ha usata in due film dove non viene neppure accreditata.
Elizabeth leggendo il romanzo National Velvet si è immaginata ad interpretare la parte della protagonista nell'eventuale film, e quando insieme alla madre si presenta nello studio di Berman alla M.G.M. ha tre punti a favore: è un'attrice, è inglese quindi non deve sforzarsi per fare l'accento richiesto dal copione e soprattutto sa cavalcare da quando ha 3 anni. Il problema è la sua costituzione che è troppo minuta per essere considerata credibile nei panni di un finto ragazzo, così Berman consultatosi con il regista Clarence Brown e Louis B. Mayer decide di scartarla. Lucille Ryman Carroll nel team del casting della M.G.M. dice a Elizabeth: "Per la parte serve una ragazza che ha iniziato a sbocciare e ha un po' di forme e beh tu sei... come un bambino". Elizabeth, che è determinata ad avere quella parte, si mette d'impegno per riuscire a trasformare leggermente il proprio fisico, facendo molta attività fisica (in particolare nuoto ed esercizi alla spalliera), arricchendo la sua dieta con molta carne e carboidrati, e da ottobre a dicembre cresce di 6 cm in altezza e il suo fisico diventa più muscoloso, togliendole l'aria da bambino minuto.
Per la parte del padre di Velvet viene scelto il veterano di Hollywood Donald Crisp, che ha esordito nel cinema nel 1919 nel film di David Griffith Il giglio infranto dove interpreta il padre di Lillian Gish. Ha già lavorato con Elizabeth Taylor nel film Torna a casa Lassie, e tra i tanti ruoli che ha interpretato io ricordo sempre i panni del burbero sindaco di Harrington in Il segreto di Pollyanna del 1960.
La madre di Velvet è interpretata da Anne Revere (diretta discendente di Paul Revere della Rivoluzione Americana). Debutta a Broadway nel 1932 e al cinema invece è più attiva negli anni '40. Grazie alla sua interpretazione in Gran Premio riceverà un Premio Oscar come Migliore attrice non protagonista, e nello stesso periodo verrà ricandidata altre 2 volte per Bernadette e Barriera Invisibile). Spesso interpreta ruoli della madre borghese che si sacrifica per i figli, come in Il castello di Dragonwyck dov'è la madre di Gene Tierney o in Un posto al sole, di cui ho parlato qui, dove è la madre di Montgomery Clift (questo oltretutto sarà il suo ultimo film prima di finire vittima delle persecuzioni del Maccartismo, durante i quali riuscirà a spiccare nel teatro vincendo addirittura un Tony award per poi tornare a interpretare alcuni film negli anni '70).
Infine ultima ma non per importanza la sorella maggiore di Velvet, Edwina, che è interpretata da una 19enne Angela Lansbury, che già all'ora ha una comicità pazzesca che rivedremo in alcuni suoi film e soprattutto nella serie televisiva La signora in giallo (Murder she wrote).
Per la scena che richiede il taglio dei capelli, il regista vuole realismo e pretende che Elizabeth si lasci tagliare davvero i capelli, mentre la Taylor e sua madre Sara si recano da Sydney Guilaroff esperto di acconciature per la M.G.M. che propone di realizzare due parrucche, una con i capelli lunghi che Mickey Rooney taglierà , e un'altra che consiste in un caschetto corto che sarà quello che indosserà Velvet quando si finge fantino. Elizabeth, indossando quest'ultima, si reca dal regista il quale pare le abbia risposto: "Visto? Te l'avevo detto che ti saresti dovuta tagliare i capelli per questa scena".
Test trucco e costumi di Elizabeth Taylor |
La Taylor che da sempre ama i cavalli insiste per poter avere, finita la lavorazione del film, il cavallo che ha interpretato Pie, il cui vero nome è King Charles. E alla fine lo ottiene.
Alcune foto del regista e del cast sul set durante la lavorazione del film |
La Premiere del film si tiene il 14 dicembre del '44 al Radio City Music Hall. Il film, costato 2 milioni e 770 mila dollari, ne incasserà 4,25 al botteghino.
Agli Oscar del '45 il film si presenta con 3 candidature: Migliore attrice non protagonista ad Anne Revere, Miglior Montaggio a Robert Kern, Miglior Regia a Clarence Brown, Miglior Fotografia e Miglior Scenografia, vincendo la statuetta nelle prime due categorie.
Mike: E' Sewels quello là ?
Velvet: Si, io ci abito, mio padre fa il macellaio. Io ho due sorelle e un fratello.
Mike: Sai che strazio.
Velvet: E tu cos' hai?
Mike: Io ho tutto il mondo, mio padre me l'ha regalato.
Velvet: Che bello, lo sai che sei proprio bello. Che occhi dolci.
Mr. Edes: Aiutami a mettergli le briglie Velvet.
Velvet: Qual è il suo nome Mr. Edes?
Mr. Edes: Nome? Gliela faccio vedere io a questo, altro che pensare a un nome.
Velvet: Non vede che ha gli occhi buoni? Lo chiamerò Pie. Oh quanto sei bello Pie. Non volevi scappare vero?
Mr. Edes: Sei una strega Velvet.
Velvet: Posso cavalcarlo Mr. Edes?
Mr. Edes: No mi spiace, questo cavallo è pericoloso. Se non si fermava ti avrebbe travolto e avrei avuto chissà quante grane.
Velvet: Ma ha visto il cavallo si è fermato.
Donald: Stanotte sono stato male... Stanotte sono stato male!
Mr. Brown: Avanti mangia!
Donald: E se poi mi sento male?
Mr. Brown: Dov'è Edwina?
Mrs. Brown: Ha un appuntamento. Non dirle niente quando arriva.
Edwina: Scusate il ritardo.
Donald: Edwina è in ritardo, Edwina è in ritardo e io sono stato male.
Malvolia: E' una bugia non sei stato male.
Donald: Sarei stato male se avessi voluto.
Mr. Brown: Donald è una bugia non è vero?
Donald: Si è proprio una bugia.
Mr. Brown: E sai bene che le bugie non si devono dire.
Donald: Chi l'ha detto?
Mr. Brown: Te l'ho detto io. (Donald fissa il vuoto)
Mrs. Brown: Sta pensando.
Mr. Brown: Ebbene? Te lo ricordi?
Donald: Si. Forse me lo sono sognato.
Mr. Brown: Da grande farà l'avvocato.
Mrs. Brown: Te ne vai? E dove andrai?
Mike: Questo mondo è pieno di posti in cui andare.
Velvet: Papà , che cos'è che ti senti? Non hai per niente un bell'aspetto.
Mr. Brown: Mai sentito meglio in vita mia.
Velvet: Eppure papà hai un volto molto affaticato. Non ti serve un aiuto per il negozio? Solo per l'estate? Potresti riposarti un po', non ti pare?
Mr. Brown: Forse avrei bisogno di un po' di riposo. Oltretutto quest'estate c'è una grande quantità di lavoro. Comunque voglio che tu lo sappia, mi sento bene.
Mr. Brown: Dì chi è questo Pie, uno nuovo?
Velvet: Papà è un cavallo intelligentissimo, dovresti vederlo, dire che è bello è poco.
Mr. Brown: Chi?
Velvet: Il cavallo di Mr. Edes. Sono innamorata di lui,
Mr. Brown: Sei molto volubile, me l'hai già detto per altri cavalli.
Velvet: Ma questa volta sono innamorata davvero. Mi batte il cuore quando ci penso, come a Edwina.
Mr. Brown: Edwina ama quel cavallo?
Velvet: No, un ragazzo.
Mr. Brown: Ah, meno male.
Velvet: Mamma conoscevi il papà di quel ragazzo? Forse quando eri una nuotatrice e quando hanno messo le tue fotografie sui giornali. Tanto tempo fa.
Mrs. Brown: Lo sai come sono riuscita a nuotare attraverso il canale e diventare famosa? E' stato il padre di quel ragazzo che mi ha insegnato. Mi allenava, mi diceva cosa dovevo fare, ha lavorato per mesi. Mi seguiva con la barca, mi imboccava persino, chi mi dava coraggio era lui. E quando fui pronta mi disse "Puoi andare".
Velvet: Perchè non hai parlato a Mike di suo padre?
Mrs. Brown: Non era il momento giusto, c'è un momento giusto per tutto.
Velvet: Ma ne sarebbe stato felice, se ne sarebbe andato via contento.
Mrs. Brown: Perchè deve andarsene? Può rimanere, ma non per carità dovrà lavorare.
Velvet: Papà è vero che il cavallo di Mr. Edes potrebbe essere vinto per uno scellino?
Mr. Brown: Beh, se lo vincessi sarebbe una perdita. Che me ne farei? Dovrei nutrirlo, alloggiarlo e pagare tutti i danni che fa.
Velvet: Papà me lo compreresti almeno un biglietto?
Mr. Brown: Non hai sentito quello che ho detto?
(durante la cena Mike distribuisce uno scellino ad ogni membro della famiglia Brown)
Mr. Brown: Che cosa fai?
Mike: Per i biglietti della lotteria, ne comprerò uno per ciascuno.
Mr. Brown: Ragazzo, per fare una cosa del genere devi prima chiedere il mio permesso.
Mike: Ma signore volevo solamente regalarveli. Dovete solo scegliere il numero, sono quasi tutti liberi.
Velvet: Mike sei meraviglioso, prenderò il 62!
Mr. Brown: Ragazzo, una cosa è pensare diversamente e un'altra è contraddire.
Mrs. Brown: Lui non ha voluto contraddire.
Velvet: Mi dispiace, sono svenuta vero mamma? Che strano, vedo delle cose importanti e penso che siano vere. In questo momento posso vedere chiaro come il giorno l'intero paese che mi porta Pie. Forse è così perchè lo desidero tanto.
Mrs. Brown: Non prendertela, se tu vedi cose così crescendo diventerai un poeta o un profeta. Velvet guarda che stavolta non è proprio un sogno.
Velvet: E' sicuro? Pie è mio?
Mr. Brown: E' tuo. Mr. Allan ha estratto un numero che non era stato venduto e abbiamo ricominciato, ed è stato estratto il tuo numero! Non capisco poi perchè sono tanto contento, abbiamo un cavallo matto che oltretutto non mi serve, se non ci fossero sufficienti guai voi li fareste uscire dal cappello!
Mike: Un giorno imparerai che la grandezza consiste nell'afferrare l'occasione e trattenerla con le mani nude finchè le nocche diventano bianche.
Velvet: E' quello che voglio per Pie, quell'occasione. Mike, credi che Pie potrebbe vincere il Gran Premio?
Mike: Velvet Brown ma che ti passa per la testa?
Velvet: Sono la padrona di Pie.
Mike: E credi che questo ti permetta di alzare gli occhi fino alle stelle, di mirare al più ricco premio che un cavallo possa vincere, un premio da re. E tu sei solo la figlia di un macellaio seduta in una fredda stalla e che a quest'ora dovrebbe essere a letto.
Velvet: Pie, potrebbe vincere se avesse denaro, fantino e allenatore?
Mike: Si, potrebbe volare se avesse le ali. Velvet secondo me in te c'è una vena di pazzia. Per prepararlo dovrai tutta l'estate cavalcare, cavalcare e cavalcare. Lavoro duro, pesante, oltre i recinti, oltre i fossati, oltre i muri fino a che non ti senti ridotta a pezzi. Alzarsi presto con lui, giorno dopo giorno fino a che non ti senti distrutta, e per cosa Velvet? Non sai rispondere?
Velvet: E' la sua occasione per essere grande, e anche la tua Mike.
Mrs. Brown: Ognuno dovrebbe avere la possibilità di respirare un poco di follia per una volta nella vita. Quella volta tutti dissero che non avrei potuto attraversare il canale a nuoto. Tu pensi che il tuo cavallo possa vincere il Gran premio, questo è il tuo sogno. Ma ricordati Velvet, non bisogna avvilirsi se il sogno non si avvera. (monete)
Velvet: E' il tuo premio per aver attraversato il canale?
Mrs. Brown: Lo sapevi che lo avevo ancora. Sii sincera, è sciocco che lo tenga ancora da parte. E' stato il premio di un sogno e servirà a pagare il sogno della mia bambina. Chissà che non ti portino fortuna.
Velvet: Oh mamma! Vinceremo per te.
Mrs. Brown: Perdere non è importante, è come si perde che conta. Bisogna saper perdere. Sapere quando è finita e quando bisogna insistere.
Velvet: Ma io vincerò.
Mrs. Brown: Anche vincere delle volte è pericoloso. Gioisci di ogni cosa, poi dimenticala e subito. C'è un tempo per ogni cosa. C'è il tempo per iscrivere un cavallo al Gran Premio, per innamorarsi, per avere bambini... si anche per morire, tutto in un ordine giusto e in un tempo giusto.
Ivan Tasky: Solo in Inghilterra può accadere che una bambina porti un cavallo al Gran Premio e che venga accettato.
Mike: Aspetti a vedere Pie, finisca di mangiare e andiamo da lui. Così vede il cavallo, lo sente, lo prova.
Ivan Tasky: Gli stringo la mano, gli do un biglietto da visita, gli faccio un inchino...
Velvet: Mr. Tasky ha ragione Mike, sarebbe sciocco andarlo a vedere. E' altrettanto sciocco che lo cavalchi domani Mr. Tasky. Lei sarà un bravo fantino ma Pie sentirebbe che non lo ama, che non crede in lui.
Ivan Tasky: Dimmi un po', è pazza vero?
Mike: No credo proprio che Velvet abbia ragione.
Velvet: Mike ho avuto un'idea, dovrò tagliarmi i capelli ma i vestiti vanno bene.
Mike: Velvet il Gran Premio non è mica un gioco per bambini.
Velvet: Ma non sapranno che sono una bambina.
Mike: Già e non hai pensato che puoi romperti l'osso del collo?
Velvet: Pie avrà cura di me.
Mr. Brown: Cerca di capire, in fondo i soldi fanno gola a tutti. Ma avrebbero tolto la pace che c'è in questa famiglia
Mrs. Brown: Sei sempre stato un grande uomo. E se qualche volta i soldi dovessero farti perdere la testa ci sarò io a fartela ritrovare.
Mr. Brown: Ora hai capito perchè ti ho sposato. Senza di te mi sentirei come nella bottiglia di Donald.
Donald: Non si può, non c'è più posto.
CLIP:
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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- lunedì, aprile 03, 2017
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