Finalmente riesco a pubblicare la seconda parte della Full-immersion di Lauren Bacall, è stato un travaglio perchè anzitutto mi ci è voluto un sacco di tempo a recuperare uno dei film e poi una volta ultimato il post mi si è cancellato e ho dovuto rifarlo, ma per Lauren ne è valsa assolutamente la pena. Dopo la prima parte (che trovate qui) in cui ho parlato dei suoi film degli esordi con Humphrey Bogart che è poi diventato suo marito, in questa parte parlerò di due film girati accanto ad altri partner: si tratta di "La donna del destino", una commedia brillante sofisticata insieme a Gregory Peck e un film sentimentale strappalacrime, "Dono d'amore", con Robert Stack.
1) La donna del destino
Il titolo originale è Designing Woman, ed è un film del 1957 diretto da Vincente Minnelli con protagonisti Lauren Bacall e Gregory Peck.
Trailer originale:
La trama in breve:
Mike Hagen è un cronista sportivo che durante i festeggiamenti dopo una partita di golf conosce la stilista Marilla. I due si innamorano e nel giro di pochissimo tempo si sposano. Ritornati alla vita di tutti i giorni i due si rendono ben presto conto che hanno stili di vita molto diversi, lei vive in un appartamento dei quartieri alti di New York ed è circondata da amici del mondo dello spettacolo mentre lui abita in un minuscolo appartamento da scapolo. Mike deve barcamenarsi tra nascondere a Marilla che prima di lei aveva una relazione con la famosa ballerina del teatro di rivista Lori Shannon, e resistere alle minacce del boss malavitoso Hammerstein che ha un traffico di scommesse nel pugilato, che Mike ha in più occasioni denunciato nella sua rubrica. Il direttore di Mike per proteggerlo lo farà nascondere, protetto da Maxie, pugile un po' suonato (e che dorme in maniera inquietante con gli occhi aperti), mettendo a rischio la vita sua e di Marilla.
Foto promozionali del film |
Questo film è in parte frutto dell'invenzione della stilista dello Studio MGM 2 volte premio Oscar Helen Rose (la quale è famosa soprattutto per aver realizzato l'abito da sposa di Grace Kelly, nonchè di aver vestito Elizabeth Taylor in Il padre della sposa e La gatta sul tetto che scotta), la quale pensa ad una commedia romantica con al centro l'eterno conflitto tra uomo e donna sulla scia delle fortunate pellicole della coppia Spencer Tracy e Katharine Hepburn, che abbia come protagonista un cronista sportivo e una stilista di alta moda, che si innamorano e sposano a dispetto degli stili di vita completamente opposti (la trama in effetti si avvicina al film La donna del giorno - The woman of the year primo film con Tracy e la Hepburn dove sono entrambi giornalisti che si sposano frettolosamente, molto carino l'ho visto di recente e a breve ci farò un post). Lo scrittore George Wells sviluppa l'idea di Helen Rose e ne tira fuori una sceneggiatura frizzante che gli varrà addirittura il Premio Oscar come Miglior Sceneggiatura. L'intenzione è quella di riunire la coppia Grace Kelly e James Stewart dopo il successo de La finestra sul cortile di Hitchcock, mentre Cyd Charisse si candida per il ruolo dell'amante Lori Shannon, e di farli dirigere dal regista di Broadway Joshua Logan. Lo Studio però dà mandato a Dore Shary di produrre il film (che sarà il suo ultimo con la MGM che lascerà alla fine del 1956) che impone come regista Vincente Minnelli che nella sua carriera ha prodotto capolavori come Incontriamoci a Saint Louis (di cui ho parlato qui), Il padre della sposa e il suo seguito Papà diventa nonno con Elizabeth Taylor, Spencer Tracy e Joan Bennett, Un americano a Parigi (con Gene Kelly) e Il bruto e la bella (con Lana Turner e Kirk Douglas).
Grace Kelly però decide di abbandonare il cinema per sposare il Principe Ranieri di Monaco, così dopo il rifiuto di Stewart e di Cary Grant (quest'ultimo a causa del fatto che il suo personaggio avrebbe bevuto spesso e volentieri), viene scelto come protagonista maschile Gregory Peck il quale si era già distinto per film come Duello al sole di King Vidor e Vacanze romane di William Wyler accanto ad Audrey Hepburn.
Lauren Bacall, insieme al marito Bogart che sta soffrendo a causa della malattia (qui il post sulla loro storia), è amica di Vincente Minnelli e appena apprende la notizia della realizzazione di questo film contatta il produttore Dore Shary dicendo che desidera la parte (trova che il copione sia molto divertente e ha bisogno di tirarsi su anche dietro consiglio dello stesso Bogart) e desidera lavorare con Gregory Peck, arriva addirittura a dimezzare il suo salario e alla fine ottiene la parte; anni dopo dichiarerà che questo è stato il suo ruolo più bello, una sorta di terapia per l'anno più brutto della sua vita, e ha segnato la nascita di un'amicizia con Peck che durerà fino alla morte di lui nel 2003.
La Bacall aveva già ottenuto un altro ruolo in origine previsto per Grace Kelly La tela del ragno, sempre diretta da Vincente Minnelli. Una volta scelta Lauren Bacall, Cyd Charisse non sembra più adatta per la parte dell'altra donna poichè è più importante di lei alla MGM e non può interpretare un ruolo inferiore, e viene scelta Dolores Gray.
Ad agosto Lauren Bacall si reca tutti i giorni alla Metro per le prove di costume, mentre le riprese del film iniziano a settembre.
Nella sua autobiografia del 1974 "I remember it well" (che rimanda al suo film Gigì di cui ho parlato qui) Vincente Minnelli ricorda che durante la lavorazione del film Bogart, il marito della Bacall, stava già lottando con il cancro che lo avrebbe portato via nel 1957, e che una delle ultime uscite di Bogart fu quando arrivò con il suo yacht, il Santana, all'Oceanario Marineland di Palos Verdes in California dove Lauren e Gregory Peck stavano girando le scene a bordo della barca a vela.
Nella sua autobiografia del 1974 "I remember it well" (che rimanda al suo film Gigì di cui ho parlato qui) Vincente Minnelli ricorda che durante la lavorazione del film Bogart, il marito della Bacall, stava già lottando con il cancro che lo avrebbe portato via nel 1957, e che una delle ultime uscite di Bogart fu quando arrivò con il suo yacht, il Santana, all'Oceanario Marineland di Palos Verdes in California dove Lauren e Gregory Peck stavano girando le scene a bordo della barca a vela.
Lauren Bacall nella sua autobiografia "By myself and then some" racconta di un'altra visita di Bogie sul set insieme ai loro figli Stephen e Leslie, il primo giorno delle riprese al Beverly Hills Hotel per la sequenza a bordo piscina. Il fotografo di produzione scattò alcune foto della Bacall con i figli ma Bogart rimase in disparte.
Foto sul set di Lauren Bacall, Gregory Peck, Dolores Gray e il produttore Shary. |
Ad occuparsi dei costumi di questo film è stata ovviamente Helen Rose, che realizza 132 diversi abiti, un numero che fa ancora più impressione considerando che il film dura 118 minuti, il che vuol dire un abito ogni 54 secondi. La Bacall ne indossa in tutto il film circa una trentina, e a proposito di lei Helen Rose dice "Lauren ha il corpo perfetto per gli abiti nonchè una sensibilità autentica per essi." Gli abiti indossati dalla protagonista spaziano dal costume da bagno giallo con accappatoio in tinta, passando per l'abito interamente di visone, per arrivare alla lunga gonna a righe abbinata alla blusa con ampie maniche. Questo film rappresenta per Helen Rose la perfetta occasione di mostrare le sue grandi capacità e il suo stile. Gli abiti hanno anche una valenza narrativa in quanto i vestiti semplici indossati da Marilla in vacanza sono molto diversi da quelli raffinati e sofisticati che indossa una volta tornata a lavorare. Ed è lo stesso Mike a dire "Fu un viaggio stupendo. Ma pochi minuti prima di New York successe un
fatto strano: Marilla si cambiò d'abito. Fu la prima di una serie di
metamorfosi vestiarie che mi lasciarono sempre più di stucco. Credetemi,
Marilla si cambiava 9 volte al giorno."
Quelli indossati dalla Bacall sono tutti abiti sartoriali impeccabilmente raffinati, con linee classiche e pulite, in un ampio spettro di colori, dal nero al blu marino, passando al rosso, verde e arancione. E non solo calzano a pennello ma sono anche funzionali: Helen Rose presta molta attenzione al fatto che gli abiti non siano solo belli quando chi li indossa è fermo in piedi ma anche quando cammina e si siede. Nella scena in cui Marilla deve discutere con i produttori teatrali per gli abiti che deve disegnare per lo spettacolo, è come se questo pensiero di Helen Rose uscisse attraverso la voce del coreografo il quale spiega come sia importante che gli abiti accompagnino l'attore in uno spettacolo.
Infine nel film compare anche una sfilata di moda, della quale Mike dà una divertente descrizione: "E' una specie di rito pagano, di danza
propiziatrice tra fedeli che sorseggiano il tè e venerano gli abiti. Il
rito include un sacrificio: 1500 dollari. 1500 dollari per un vestito.
Era una liseuse che Dio ci protegga. La sacerdotessa a questa
carneficina era la mia Marilla."
Quelli indossati dalla Bacall sono tutti abiti sartoriali impeccabilmente raffinati, con linee classiche e pulite, in un ampio spettro di colori, dal nero al blu marino, passando al rosso, verde e arancione. E non solo calzano a pennello ma sono anche funzionali: Helen Rose presta molta attenzione al fatto che gli abiti non siano solo belli quando chi li indossa è fermo in piedi ma anche quando cammina e si siede. Nella scena in cui Marilla deve discutere con i produttori teatrali per gli abiti che deve disegnare per lo spettacolo, è come se questo pensiero di Helen Rose uscisse attraverso la voce del coreografo il quale spiega come sia importante che gli abiti accompagnino l'attore in uno spettacolo.
Gli abiti indossati da Marilla |
QUOTES:
Mike: Ero rinato, La sbornia era passata mi andava di cantare. Amavo il mondo intero e i suoi abitanti, e decisi di essere gentile con quell'odiosa ragazza che mi stava seccando. Non sembrava più la stessa.
Mike: Spenderemo quei soldi e faremo baldoria.
Marilla: Non mi è possibile.
Mike: Nessuno oggi sa più vivere, troppo indaffarati per divertirsi. Lei sa dove si trova ora?
beh più o meno sono...
Mike: In California. Siamo nel paradiso del Nord America. Abbiamo tutto, le montagne, il deserto, l'acquario, l'oceano pacifico e non scordi il pacifico.
Marilla: Oh stia tranquillo.
Mike: Lei ha mai navigato su una barchetta a vela al largo con gli spruzzi delle onde sul volto, il vento tra i capelli.
Marilla: No e lei?
Mike: Neanch'io, mi crede scemo? Però vorrei provarlo. Coraggio.
Marilla: Oh no no, non posso. Davvero. Passammo quattro giorni senza quasi intaccare i 700 dollari. Quattro giorni straiati al sole a chiacchierare
Mike: Non ricordo chi per primo toccò l'argomento amore, ma non era certo nelle mie abitudini. Stavo lì facendomi una cultura sulla vita dei delfini e tutto ad un tratto ci trovammo a parlare d'amore. Dei suoi sintomi.
Marilla: Io mangio da scoppiare quando sono innamorata. Le mie amiche tutte perdono l'appetito, a me invece aumenta. Quando m'innamorai di un professore a scuola guadagnai 4 chili. Poi fu la volta di un artista e ci vollero due anni per rifarmi la linea. Divorerei anche i sassi. (Ordina da mangiare) Vorrei solo un po' di consommè. E poi un pezzettino di questo palombo. Dell'aragosta abbondante. Oh ci sono le trote.
Cameriere: desidera entrambe?
Marilla: Va bene d'accordo. E dopo per dolce... (Voce di Marilla fuori campo) Mi sentivo arrossire fin dentro allo stomaco. Anche per Mike era evidente che mi ero innamorata.
Marilla: Cos'erano tutti quei discorsi su Ulysse Grant e Andrew Jackson?
Mike: Ah un Ulysse Grant è un biglietto da 50 dollari, perchè porta l'effige di Ulysse Grant, Andrew Jackson da 20, Lincoln 5
Marilla: E Washington è 1 dollaro.
Mike: Esattamente.
Marilla: Molto interessante ma perchè parla così?
Mike: Forse per farsi scritturare in un nuovo film su Bulli e Pupe.
Mike: Apri gli occhi, Maxie, e vai a dormire! [secondo la Bacall è una delle battute più divertenti in un film]
CLIP:
Mike: Ah un Ulysse Grant è un biglietto da 50 dollari, perchè porta l'effige di Ulysse Grant, Andrew Jackson da 20, Lincoln 5
Marilla: E Washington è 1 dollaro.
Mike: Esattamente.
Marilla: Molto interessante ma perchè parla così?
Mike: Forse per farsi scritturare in un nuovo film su Bulli e Pupe.
Mike: Apri gli occhi, Maxie, e vai a dormire! [secondo la Bacall è una delle battute più divertenti in un film]
CLIP:
2) Dono d'amore
Il film (il titolo originale è The gift of love) è del 1958 diretto da Jean Negulesco con Lauren Bacall e Robert Stack.
Trailer originale:
QUOTES:
Hitty: La luna sembra una grossa mela gialla, e le lanterne laggiù sembrano lucciole. E' come le cose che si vedono al cinema e alla televisione.
Bill: Hitty a volte le cose vere sono più interessanti di quelle inventate. E' molto importante, vedi, tante cose brutte al mondo dipendono dall'immaginazione. La superstizione, cose brutte come la scaramanzia.
Hitty: La scaramanzia?
Bill: E le streghe, i maghi, i gatti neri, tutti frutto dell'immaginazione.
Hitty: Volevamo solo che li guardassi.
Il film (il titolo originale è The gift of love) è del 1958 diretto da Jean Negulesco con Lauren Bacall e Robert Stack.
Trailer originale:
La trama in breve:
Julie lavora come segretaria di un medico e un giorno conosce l'insonne Bill studioso di astrofisica, e ai due basta un appuntamento al bar per innamorarsi e sposarsi. Dopo 5 anni di matrimonio un giorno Julie si sente male e scopre di avere una malattia al cuore ma non lo rivela al marito. Siccome non hanno figli Julie convince Bill ad adottare un bambino, celando ovviamente la vera ragione che la spinge a farlo, cioè che a Bill resti qualcuno dopo la sua morte. L'idea iniziale è quella di adottare un bambino ma appena arriva all'orfanotrofio Julie incontra Hitty, una bambina che in molti elementi le ricorda se stessa, così dopo averle fatto incontrare Bill, la adottano. L'uomo e la bambina non riescono a legare molto, fino a quando la situazione precipita.
Il 14 gennaio del 1957 Humphrey Bogart muore a causa del cancro,
lasciando vedova Lauren Bacall con due bambini. All'attrice servono
sette mesi prima di sentirsi pronta per tornare davanti alle telecamere.
Le viene proposto il ruolo della protagonista in film sentimentale
strappalacrime e lei accetta anche perchè adora l'idea di lavorare
nuovamente con il regista Jean Negulesco dal quale è stata diretta in
passato nei film Come sposare un milionario (di cui ho parlato qui) e Il
mondo è delle donne.Si tratta di un remake del film del 1946 Non dirmi addio (Sentimental journey) con John Payne e Maureen O'Hara basato a sua volta sul racconto del 1944 "The Little Horse" di Nelia Gardener White pubblicato sulla rivista Good Housekeeping, e il film è prodotto da Charles Brakett per la 20Century Fox. Un altro motivo che convince la Bacall a prendere parte al film è il fatto che il protagonista maschile sia Robert Stack, con il quale ha già lavorato nel film Come le foglie al vento del '45 insieme a Rock Hudson (qui trovate il post in cui ne ho parlato). Per la parte della bambina viene scelta Evelyn Rudie già apparsa nel'55 in Papà gambalunga con Fred Astaire e Leslie Caron e nel '56 Il re ed io con Deborah Kerr e Yul Brynner (apparirà in ben 20 film tra il 1955 e il 1963).
Da sinistra: Jean Negulesco, Lauren Bacall, Robert Stack ed Evelyn Rudie. |
Le riprese iniziano a metà settembre, e siccome il film è girato con la tecnica del Cinemascope sono più complesse e laboriose. Lauren Bacall si è comportata in modo molto professionale sul set, non lasciandosi mai sconfortare anche probabilmente a causa della presenza di suoi due vecchi amici, il regista Negulesco e l'attore Robert Stack.
Foto dal set |
La colonna sonora è di Alfred Newman, il famoso compositore di Hollywood nonchè premio Oscar, che ha realizzato le musiche di film come Bernadette, Eva contro Eva, Quando la moglie è in vacanza (di cui ho parlato qui), L'amore è una cosa meravigliosa e Anastasia. Il tema principale, che porta lo stesso titolo del film - A gift of love - è cantato nei titoli di testa da Vic Damone (lo stesso interprete di An affair to remember, tema di Un amore splendido).
Il film non ottiene un grande successo al botteghino, anche se viene giudicato discretamente dalla critica che ha apprezzato l'alto livello recitativo che ha superato il dramma sentimentale.
L'Hollywood Reporter dice "La performance della signora Bacall è così meravigliosa che tende quasi a oscurare quella estremamente convincente di Stack", mentre Bosley Crowther del The New York Times elogia la bravura dell'attrice bambina Evelyn Rudie che "ha dominato in tutte le scene in cui compariva con uno spirito da Pollyanna".
Il film non ottiene un grande successo al botteghino, anche se viene giudicato discretamente dalla critica che ha apprezzato l'alto livello recitativo che ha superato il dramma sentimentale.
La fila di spettatori fuori dall'Alabama Theatre di Birmingham dove viene trasmesso il film. |
L'Hollywood Reporter dice "La performance della signora Bacall è così meravigliosa che tende quasi a oscurare quella estremamente convincente di Stack", mentre Bosley Crowther del The New York Times elogia la bravura dell'attrice bambina Evelyn Rudie che "ha dominato in tutte le scene in cui compariva con uno spirito da Pollyanna".
Bill: L'unica pecca qui è che non c'è abbastanza luce per vederla. Oh lei è notevolmente avvenente
Julie: E lei è notevolmente matto. Sento che sto arrossendo. Corro ai ripari il rosso non mi dona.
Bill: Di dov'è lei?
Julie: Del Nebraska, i miei hanno un po' di terra. E lei?
Bill: Io sono nato su una petroliera in mare. Mio padre era il comandante, mi insegnò le basi dell'astronomia che è rimasta la mia passione. Sa mungere una mucca?
Julie: Perchè? Ha una mucca o è un argomento di conversazione?
Bill: Beh col fatto della terra...
Julie: Si si so mungerla.
Sam: Questi sposi novelli!
Julie: Perchè, lei crede che siamo sposi novelli?
Sam: Non lo sono? E' già un anno?
Julie: (fa il numero cinque con la mano)
Sam: Cinque? Davvero? Cinque anni?
Julie: Cinque, si, e un pezzettino.
Julie: E lei è notevolmente matto. Sento che sto arrossendo. Corro ai ripari il rosso non mi dona.
Bill: Di dov'è lei?
Julie: Del Nebraska, i miei hanno un po' di terra. E lei?
Bill: Io sono nato su una petroliera in mare. Mio padre era il comandante, mi insegnò le basi dell'astronomia che è rimasta la mia passione. Sa mungere una mucca?
Julie: Perchè? Ha una mucca o è un argomento di conversazione?
Bill: Beh col fatto della terra...
Julie: Si si so mungerla.
Sam: Questi sposi novelli!
Julie: Perchè, lei crede che siamo sposi novelli?
Sam: Non lo sono? E' già un anno?
Julie: (fa il numero cinque con la mano)
Sam: Cinque? Davvero? Cinque anni?
Julie: Cinque, si, e un pezzettino.
Julie: Tu non lo conosci Bill. Vedi lui mi dice sempre che cominciò a vivere quando incontrò me, e so che è vero. Se pensasse che io debbo morire sarebbe...
Dott. Miller: la sua morte?
Julie: Almeno io so che per me sarebbe così se il malato fosse lui. La nostra non è soltanto un'unione felice. E' un amore. Un amore che dura da cinque anni e un pezzetto.
Dott. Miller: la sua morte?
Julie: Almeno io so che per me sarebbe così se il malato fosse lui. La nostra non è soltanto un'unione felice. E' un amore. Un amore che dura da cinque anni e un pezzetto.
Hitty: La luna sembra una grossa mela gialla, e le lanterne laggiù sembrano lucciole. E' come le cose che si vedono al cinema e alla televisione.
Bill: Hitty a volte le cose vere sono più interessanti di quelle inventate. E' molto importante, vedi, tante cose brutte al mondo dipendono dall'immaginazione. La superstizione, cose brutte come la scaramanzia.
Hitty: La scaramanzia?
Bill: E le streghe, i maghi, i gatti neri, tutti frutto dell'immaginazione.
Hitty: Volevamo solo che li guardassi.
Dott. Miller: Questa bambina e tuo marito non legano. E ogni giorno sarà più arduo per te, più arduo per Hitty e più complicato per Bill. Rimandala.
Julie: E' impossibile le voglio troppo bene?
Dott. Miller: Più che a Bill?
Julie: E' un'altra cosa. Io amo lei e amo lui.
Julie: E' impossibile le voglio troppo bene?
Dott. Miller: Più che a Bill?
Julie: E' un'altra cosa. Io amo lei e amo lui.
Julie: Vedi a volte noi desideriamo. Vogliamo tanto le cose, e le vogliamo in un modo tale che non capiamo di essere egoisti. Vedi Hitty non ci appartiene niente di ciò che si ottiene a spese degli altri. Noi dobbiamo, dovremmo, rinunciarci a qualunque costo.
Julie: Ricorda che una volta ti dissi che devi imparare a star dietro a Bill in modo che se io partissi lui non dovrebbe neanche accorgersene.
Hitty: Si però tu non partiresti mai, vero? Andresti via senza di me?
Julie: Bè, io potrei essere costretta a partire un giorno, e voglio essere sicura di potervi lasciare, tranquilla dei miei fanciullini.
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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