Finalmente dedico una full-immersion alla mia attrice preferita in
assoluto: Vivien Leigh. A lei ho già dedicato alcuni post, sulla sua
vita qui e qui, sulla sua storia d'amore con Laurence Olivier qui e sui
suoi oggetti battuti all'asta da Sothebys nel 2017 qui.
La full-immersion, come le altre che ho già dedicato ad altri attori ed attrici, sarà divisa in più parti a seconda del genere. In questa prima vi parlerò di due film in cui ha interpretato donne fragili.
1) Un tram che si chiama desiderio
Il film, il cui titolo originale è Streetcar named Desire, è uscito nel 1951 diretto da Elia Kazan con protagonisti Vivien Leigh e Marlon Brando.
Trailer:
La trama in breve: Blanche Dubois arriva a New Orleans per trovare sua sorella Stella, sposata con il brutale Stanley Kowalski dal quale aspetta un bambino. Blanche racconta di essersi presa una pausa dal lavoro di insegnante a causa di un forte esaurimento nervoso causato dalla perdita del marito e dai debiti che l'hanno costretta a vendere la tenuta di famiglia "Belle Reeve" nello stato del Mississippi. Stanley inizia a nutrire sospetti su Blanche che teme abbia scialacquato il patrimonio che spettava anche a sua moglie Stella e indaga sulle vere ragioni che l'hanno condotta lì. Nel frattempo il timido Mitch, un amico compagno di poker di Stanley inizia ad interessarsi a Blanche. Ma i fantasmi del suo passato tornano a tormentarla.
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Alcune foto del film |
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Foto promozionali del film |
Il dramma debutta all'Ethel Barrymore Theatre di Broadway il 3 dicembre 1947, prodotto da Irene Mayer Selznick (figlia di Louis B. Mayer tycoon della M.G.M. e moglie del produttore David O. Selznick), diretto da Elia Kazan, con Marlon Brando nel ruolo di Stanley Kowalsky, Jessica Tandy in quello di Blanche Dubois (anche se durante la stesura Williams si è immaginato Tallulah Bankhead come interprete ideale di Blanche), Kim Hunter in quello di Stella, Karl Malden nei panni di Mitch. Lo spettacolo è un successo immediato, acclamato sia dal pubblico che dalla critica, e rimane in scena per 855 repliche prima di terminare il 17 dicembre 1949. Jessica Tandy grazie alla sua performance riceve il Tony Award come Migliore attrice protagonista in uno spettacolo.
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Lo spettacolo arriva anche in Italia dal 21 gennaio 1949 al Teatro Eliseo di Roma diretto da Luchino Visconti con le scenografie curate da Franco Zeffirelli, con protagonista Rina Morelli affiancata da Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
Nel 1950 a Hollywood si inizia a pensare alla realizzazione del film basato sul testo di Williams: l'agente e produttore indipendente Charles Feldman acquista i diritti cinematografici da Tennessee Williams e li offre al tycoon della 20th Century Fox Darryl F. Zanuck il quale però rifiuta temendo che la censura avrebbe bloccato il film. I diritti allora finiscono sul tavolo della Warner Brothers e seppur il regista William Wyler si offra di dirigere il film, con protagonista Bette Davis, alla fine è Tennessee Williams che insiste che sia Elia Kazan, il regista dello spettacolo teatrale, a dirigere il film. Alla fine praticamente nessuno degli attori della scuderia Warner verrà scelto per il film, sferrando un primo colpo al super potere delle grandi Case di Produzione che iniziano ad indebolirsi mentre nel contempo si rafforza il potere contrattuale di produttori indipendenti e Studi minori.
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Vivien si ritroverà a condividere la scena con tre allievi del metodo Stanislavskij, Marlon Brando, Kim Hunter (Stella) e Karl Malden (Mitch), ai quali la Leigh opporrà il suo talento naturale, la sua esperienza teatrale e cinematografica, e un leggero accento di New Orleans assorbito da Lucinda Ballard. In Blanche Vivien esprime lati del suo carattere che non aveva mai mostrato prima: la sua fragilità , i suoi improvvisi sprofondamenti nello sconforto e lo sgomento che in seguito sarebbero diventati sempre più difficili da superare. Nella sua autobiografia Brando - le canzoni che mi ha insegnato mia madre l'attore dice: "Per molti aspetti lei era Blanche. Di una bellezza memorabile, una delle più belle mai apparse sul grande schermo, ma era anche estremamente vulnerabile e la sua stessa vita era molto simile a quella che Williams ha scritto per Blanche". La memorabile interpretazione di Vivien fa vincere all'attrice il suo secondo Premio Oscar come Migliore Attrice Protagonista.
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Per entrare meglio nella parte di Stanley Kowalski Marlon Brando si allena giornalmente in una palestra vicino agli Studi, nella quale lavora per sviluppare pettorali e bicipiti. Prima di questo ruolo infatti l'attore non era certo noto per avere un fisico così palestrato, e quando Truman Capote vide per la prima volta come Brando si era trasformato disse "come se avessero ritoccato una fotografia prendendo la testa di una persona e l'avessero messa sopra ad un corpo muscoloso".
Brando come compenso riceve 75.000 dollari, mentre Vivien Leigh 100.000 diventando l'attrice inglese più pagata dell'epoca.
Brando dichiarerà che per quanto questo film lo abbia reso una Star non gli è mai piaciuto interpretare Stanley Kowalski, e che la tendenza del pubblico ad identificarlo con esso lo ha perseguitato per tutta la sua carriera.
Per questo film Marlon Brando riceverà la Nomination all'Oscar anche se a vincere sarà Humphrey Bogart per La Regina d'Africa; per Brando sarà la prima di quattro nomination consecutive nella categoria Migliore attore, infatti seguiranno Viva Zapata nel '52, Giulio Cesare nel 1953 e Fronte del porto nel 1954.
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CHICCA: Mickey Kuhn che ha interpretato Beau Wilkes, figlio di Ashley e Melania in Via col vento, interpreta il giovane marinaio che si vede all'inizio. Quando la Leigh venne a saperlo,volle conversare col giovane per una mezz'ora buona,e Kuhn,anni dopo,la ricordò in un'intervista come una delle persone più piacevoli e gentili mai conosciute nel mondo del cinema.
Le
riprese sono durate 36 giorni e quasi tutte effettuate negli Studi di
Hollywood. A New Orleans furono girati solo alcuni esterni, come per
esempio la scena iniziale del film con l'arrivo di Blanche. Il "Tram che
si chiama desiderio" che viene specificatamente nominato nella
sceneggiatura, all'epoca del film era già stato sostituito da un
autobus, così la produzione ha dovuto chiedere alle autorità municipali
di poter mettere l'insegna Desire su di un altro tram, nello specifico
un Perley Thomas n. 922, tutt'oggi circolante a New Orleans.
L'appartamento
di Stanley e Stella è uno dei luoghi centrali del film e per renderlo
sempre più soffocante con il procedere della storia Elia Kazan studia
uno stratagemma insieme al designer di produzione: le pareti della casa
sono costituite da piccoli pannelli removibili che quando tolti
rimpiccioliscono l'ambiente rendendolo col passare del tempo più
claustrofobico e minaccioso per Blanche.
Rispetto alla messa in scena inglese, grazie agli abiti abilmente scelti dalla costumista Lucinda Ballard insieme alla Leigh, Blanche non appare come una prostituta, i suoi costumi sono decadenti ma fragili e gentili e soprattutto per la scena dell'internamento, la camicia di forza (che terrorizzava molto la Leigh) viene sostituita da una morbida camicia di chiffon. Ai tempi della produzione londinese Vivien Leigh si era tinta la chioma di biondo, mentre per il film ricorrerà ad una parrucca fatta confezionare dall'impresario teatrale nonchè realizzatore di parrucche Stanley Hall.
La famosa maglietta bianca indossata da Marlon Brando divenne un cult (così come con il film Accadde una notte del 1934 nel quale Clark Gable si spogliò mostrando di non indossare nulla sotto la camicia e provocò un crollo delle vendite delle canottiere in America). In realtà all'epoca non esistevano in commercio t-shirt così aderenti, e per Brando avevano ottenuto quell'effetto lavando diverse volte la maglietta finchè si restrinse al punto giusto, ma dopo aver visto la grande richiesta le aziende iniziarono a produrle.
Uno dei tagli caldamente suggeriti dal Codice di
Produzione riguarda lo stupro di Blanche, ma Kazan minaccia di
abbandonare il film se la scena verrà cancellata. Nell'agosto del 1950
Tennessee Williams scrive una nota a Joseph Breen, capo della
Commissione della Censura "La scena in cui Stanley violenta Blanche è
centrale nella vicenda, senza, l'intera opera perderebbe il suo
significato ovvero lo stupro della delicatezza, della sensibilità da
parte della forza brutale e selvaggia della società moderna". A finire sotto la mannaia della censura del Codice di
Produzione, con grande disappunto di Williams, invece ci sono tutti riferimenti
all'omosessualità del defunto marito di Blanche che vengono
completamente rimossi, per non parlare del finale che viene "addolcito"
con la ribellione di Stella, mentre nel dramma rimane accanto al marito.
Il film è costato 1,8 milioni di dollari, ed al botteghino ne ha guadagnati 8 milioni.
L'anteprima del film si tiene il 18 settembre del 1951 a Beverly Hills in California e in quell'occasione il
regista Elia Kazan si fa accompagnare da una bella ma poco conosciuta
attrice che verrà presentata al drammaturgo Arthur Miller: si tratta di
Marilyn Monroe.
Il film si presenta agli Oscar del 1952 con ben
12 Nomination: Miglior film, Miglior regia ad Elia Kazan, Miglior
attore protagonista a Marlon Brando, Miglior attrice protagonista a
Vivien Leigh, Miglior attore non protagonista a Karl Malden, Miglior
attrice non protagonista a Kim Hunter, Migliore scenografia, Migliore
sceneggiatura non originale a Tennessee Williams, Migliore fotografia,
Migliori costumi a Lucinda Ballard, Miglior sonoro e Miglior colonna
sonora a Alex North. Ad aggiudicarsi le statuette saranno 4 categorie,
la scenografia, Vivien Leigh, Kim Hunter e Karl Malden (la prima volta
in cui vincono entrambi gli attori non protagonisti per lo stesso
film). Vivien Leigh non potè essere presente alla cerimonia e a ritirare il premio al posto suo andò l'attrice e amica Greer Garson.
Greer Garson ritira il premio vinto da Vivien Leigh
Claire Trevor annuncia come vincitore Karl Malden che dall'emozione prima sbaglia postazione e poi quasi dimentica il premio.
George Sanders annuncia come vincitrice Kim Hunter che però non è presente, e a ricevere il premio è Bette Davis.
Marinaio: Posso aiutarla?
Blanche: Devo prendere un tram che si chiama Desiderio. Poi un altro ancora chiamato Cimitero, e dopo sei isolati debbo scendere ai Campi Elisi.
Marinaio: Ecco il suo tram.
Blanche: Ti sembra possibile che un giorno mi abbiano considerata attraente?
Stanley: È possibile.
Blanche: Speravo in un complimento.
Stanley: Non sono il mio forte.
Blanche: Cosa?
Stanley: I complimenti alle donne. Non ne ho incontrata una che non sapesse se era bella o no senza che glielo dicessi. E molte si credono meglio di quello che non sono.
Stanley: C'è chi l'alcool lo tocca di rado ma si fa toccare da lui.
Blanche: Devo prendere un tram che si chiama Desiderio. Poi un altro ancora chiamato Cimitero, e dopo sei isolati debbo scendere ai Campi Elisi.
Marinaio: Ecco il suo tram.
Blanche: Ti sembra possibile che un giorno mi abbiano considerata attraente?
Stanley: È possibile.
Blanche: Speravo in un complimento.
Stanley: Non sono il mio forte.
Blanche: Cosa?
Stanley: I complimenti alle donne. Non ne ho incontrata una che non sapesse se era bella o no senza che glielo dicessi. E molte si credono meglio di quello che non sono.
Stanley: C'è chi l'alcool lo tocca di rado ma si fa toccare da lui.
Blanche: Le grandi ricchezze non dipendono dalla solitudine. Una donna colta, educata, intelligente, può arricchire la vita d'un uomo immensamente. Io ho queste cose da offrire. Il tempo non le porta via. La beltà fisica passa, è un bene transitorio. Ma quella della mente, la ricchezza dello spirito, la tenerezza, queste le possiedo. Cose che non svaniscono ma crescono, aumentano con gli anni. Oh! Strano che io sia considerata una povera donna quando ho tutti questi tesori chiusi nel cuore
Blanche: Certe cose non si perdonano. La crudeltà premeditata non è perdonabile! È
la sola cosa imperdonabile, secondo me, la sola di cui non sono stata
mai colpevole.
Blanche: Chiunque lei sia: ho sempre fidato nella gentilezza degli estranei
Clip:
L'iconica entrata in scena di Stanley
Blanche incontra Stanley
Il segno di Stanley
La cena
Blanche e Mitch
Trailer:
Trama in breve: Karen Stone è una famosa attrice di Broadway che rimasta vedova decide di stabilirsi a Roma: qui conosce grazie ad una misteriosa Contessa, Paolo, un gigolò che diventa suo amante. Ma il giovane senza scrupoli si approfitta della donna.
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Foto promozionali del film |
A dirigere il film è il regista teatrale José BenjamÃn Quintero (vincitore del Tony Award per lo spettacolo La luna dei bastardi Eugene O'Neill) alla sua prima esperienza cinematografica, mentre a curare il riadattamento è Gavin Lambert.
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Nel 1963 sarà nel film 007 dalla Russia con amore dove interpreterà Rosa Klebb agente della Spectre che tenterà di uccidere James Bond (Sean Connery) con una lama nascosta sotto la suola di una scarpa.
CHICCA: nella canzone "Mack the knife" di Bobby Darin (cantante nonchè marito di Sandra Dee) viene nominata Lotte Lenya.
A realizzare le sontuose scenografie è l'art director Herbert Smith. Il film è stato in parte girato a Roma e in parte negli Studios Associated British Elstree Studios a Borehamwood in Inghilterra. Questo film risente dell'influenza del film uscito l'anno precedente La dolce vita di Federico Fellini nel quale veniva mostrata la decadenza della vita mondana nella capitale.
L'arredamento dell'appartamento della signora Stone esprime il suo gusto e la sua raffinatezza attraverso mobili molto classici tra i quali spiccano elementi d'ispirazione locale.
L'appartamento della Contessa è in netto contrasto con quello di Karen, ed è un evidente richiamo ai bordelli di lusso, sia per i colori (rosso e oro) che i materiali (velluto e stucco).
Il confezionamento degli abiti è affidato alla costumista Beatrice Dawson che ha già realizzato i costumi del film L'importanza di chiamarsi Ernesto. Come in altri film anche in questo gli abiti hanno una valenza narrativa: all'inizio del film vediamo Karen in abiti più semplici e con pochi accessori mentre con il procedere della storia e l'arrivo di Paolo assistiamo ad una trasformazione verso colori più accesi, fantasie e adornata da diversi accessori. Gli abiti di Karen sono tutti espressione di eleganza e gusto, mentre quelli della Contessa fanno da contraltare essendo piuttosto grotteschi, soprattutto in termini di accostamenti sia di colori che di tessuti.
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Gli abiti di Karen |
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I costumi della Contessa |
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Gli abiti di Paolo |
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Foto del cast sul set |
Quotes:
Narratore: Poichè tanta parte di Roma sembrava vivere nel passato, la signora Stone si convinse che Roma era forse il luogo più adatto per condurre un'esistenza che ella già presentiva come postuma. Da più di due secoli l'armoniosa cascata di scalini di marmo che scendono dalla Trinità dei monti a Piazza di Spagna è un luogo preferito di incontri. Un'umanità eterogenea viene ogni giorno a crogiolarsi al sole, a cercare la soddisfazione di qualche desiderio o a sognare. E qui in uno dei vecchi palazzi che fiancheggiano le rampe più alte della famosa scalinata Karen Stone decise di stabilire la sua residenza.
Narratore: Mentre il suo fisico cominciava ad adattarsi alle sue nuove condizioni e il suo animo alle traversie che l'avevano così profondamente colpita la signora Stone cominciò anche a rendersi conto con terrore di essere trascinata se non travolta in un universo di impetuose correnti in continuo rivolgimento. Ma ora le correnti cominciavano a prendere una decisa direzione.
Contessa: Devi invitare la signora Stone a cena
Paolo: E pagare io?
Contessa: Investimento a breve scadenza su azioni in rialzo. Per me questa donna sta cominciando ora ad accorgersi ora di cosa sia la solitudine. Telefonale. Falle una bella voce, carezzevole e molto convincente fai le fusa come le fa il mio Ludwig. O meglio ancora organizza un incontro casuale
Paolo: E come?
Contessa: Tu non manchi di immaginazione caro
informati delle abitudini della signora Stone, ti sarà facile. È così che ho trovato il mio primo marito, il generale turco. Lo scontrai una volta su una pista di pattinaggio a Budapest.
Karen: Quando vi dissi che andavo alla deriva, voi mi capiste?
Paolo: Non capivo perchè vi rendesse triste. Anch'io sono uno sbandato signora. Il mondo intero, ognuno di noi, le stelle ogni cosa va alla deriva, ma è poi così increscioso? È veramente brutto?
Karen: Si, quando non si sa dove andare.
Meg: Non è strano che le donne della nostra età dimostrino un improvviso interesse per la bellezza e la gioventù mascolina. Immagino che dopo essere stata sposata a quel vecchio invalido per venti anni
Karen: Amavo mio marito
Meg: Ah davvero? Tutti credevano che lo avessi sposato per evitare
Karen: Cosa?
Meg: L'amore. Allora dipendevi da lui, ma ora è differente. Comunque ora lui è morto e che cosa ti resta a parte i suoi molti milioni?
Karen: Tante cose.
Karen: Le rondini. È vero che hanno le gambe corte e non riescono a spiccare il volo da terra?
Paolo: No! Preferiscono restare in aria perchè non vogliono insudiciarsi in mezzo a noi.
Karen: Tu una volta mi dicesti che mi fai soffrire perchè mi ami e perchè non vuoi essere troppo espansivo. Possibile che tu debba amarmi solo facendomi soffrire?
Contessa: Non avete mai visto la signora Stone sul palcoscenico mia cara?= Ho sentito dire che aveva molta più personalità che arte. Molto bella, naturalmente.
Barbara: Ho visto la sua fotografia su un'infinità di riviste
Contessa: Certo, per anni è stata una delle dieci donne più eleganti d'America
Barbara: Anche ora veste magnificamente
Contessa: D'accordo ma recentemente ho sentito parlarne come di un Nibbio reale
Barbara: Che cos'è
Contessa: Non sapete che cos'è un nibbio reale? Allora mia cara signorina ve lo spiego subito. Il nibbio reale è un uccello da preda con un becco aguzzo, lunghi artigli e un formidabile appetito. Si nutre esclusivamente di carne di altri uccelli e animali da cortile. E guarda la combinazione, è una specie molto diffusa in America.
Ospite: Ma i galli di razza migliore sono italiani.
Karen: La tua amica contessa non è altro che una volgare mezzana, con una scuderia di giovanotti che cede alla miglior offerente. Io non mi sono prestata al suo sudicio traffico e così ti passa ad un'altra meglio disposta.
Paolo: Non credevo che la tua mente fosse così pervertita.
Karen: Lo è diventata da quando frequento te.
Clip:
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Vi ringrazio per sostenermi sempre! - mercoledì, ottobre 24, 2018
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