Full Immersion: Doris Day pt.1 I film con Rock Hudson e Cary Grant
giovedì, gennaio 07, 2016
N.B. Ho pensato di inaugurare una sezione dedicata ai post che raggruppano i film che guardo in serie quando entro in fissa con un'attrice, un attore o un regista.
Durante queste vacanze natalizie ho approfittato del tempo libero per vedere alcuni film della mia infinita lista di film da vedere.
Durante queste vacanze natalizie ho approfittato del tempo libero per vedere alcuni film della mia infinita lista di film da vedere.
In particolare ho visto diversi film con protagonista Doris Day: uno con Cary Grant e tre con Rock Hudson. Diciamo che il fil rouge che lega questi film, la tematica centrale, é lo scontro tra i due sessi, che sia nel corteggiamento, nel lavoro o nel matrimonio.
Doris Day era l'attrice cantante considerata la fidanzata d'America, la ragazza della porta accanto, tutta casa e famiglia, in grado di cucinare e pulire la casa con completi raffinati corredati da grembiulini con il fiocco, pantofole da camera con le piume e vestaglie di chiffon.
Qui trovate la seconda parte.
Qui trovate la seconda parte.
Cary Grant era l'eroe gentiluomo delle commedie brillanti, di cui ho scritto qui.
Rock Hudson aveva un fisico aitante e dei lineamenti perfetti, nella sua carriera ha interpretato brillantemente sia il latin lover nelle commedie romantiche che ruoli più drammatici e impegnativi (La magnifica ossessione del '54 e Il gigante del '56). Nascose per tutta la vita la propria omosessualitá e morì nel 1985 a causa dell'AIDS. Nel 1955 lo Studio della Universal Pictures con il quale era sotto contratto, lo costrinse ad un matrimonio di copertura con la sua segretaria, anche se divorziarono dopo 3 anni).
Il primo che ho visto é stato Il visone sulla pelle (titolo originale That touch of mink) del 1962, diretto da Delbert Mann.
La trama: Un giorno, l'uomo d'affari Philip Shayne passando con la propria auto su una pozzanghera schizza, sporcandole l'abito di fango, Cathy Timberlake, una giovane donna che si sta recando ad un colloquio di lavoro. All'ufficio sussidio disoccupati a fare la corte a Cathy c'è l'impiegato Evaristo (John Astin, il Gomez del telefilm La famiglia Addams).
Attraverso una serie di eventi i due si incontrano e subito subiscono il fascino l'uno dell'altra, anche se per quanto gentiluomo e romantico, lui non è assolutamente interessato al matrimonio, diversamente da lei che non ha sognato altro per tutta la sua vita.
A fare da spalla a Cathy, c'è la simpaticissima amica Connie (interpretata da Audrey Meadows) che lavora in una mensa, mentre a fianco di Philip c'è il suo assistente (interpretato da Gig Young) che deve subire tutte le conseguenze delle mosse ardite del suo capo.
Attraverso una serie di eventi i due si incontrano e subito subiscono il fascino l'uno dell'altra, anche se per quanto gentiluomo e romantico, lui non è assolutamente interessato al matrimonio, diversamente da lei che non ha sognato altro per tutta la sua vita.
A fare da spalla a Cathy, c'è la simpaticissima amica Connie (interpretata da Audrey Meadows) che lavora in una mensa, mentre a fianco di Philip c'è il suo assistente (interpretato da Gig Young) che deve subire tutte le conseguenze delle mosse ardite del suo capo.
Cathy e la sua amica Connie che lavora in una mensa |
Gli abiti e le acconciature di Doris Day |
Cathy e Philip |
Nella scena della partita di Baseball compaiono davvero i giocatori degli Yankee |
Connie (a Cathy): C'è un momento della vita di una donna in cui scegliere... se diventare una vecchia onesta zitella, o una felice bugiarda.
Cathy: Connie, per me è
terribilmente importante. Devo provargli che sono una donna!
Connie: Bene, ci sono vie più semplici. Spediscigli il tuo certificato di nascita.
Cathy (che si rivolge al suo telefono): Io pago la bolletta tutti i mesi. Cerca di guadagnartela: suona!
Connie (a Cathy): Povere noi! Gliele diamo sempre vinte agli uomini: per duemila anni
abbiamo sfornato i loro figli, lavato i loro panni, cucinato i pasti e
lustrato le case. E che cosa ci hanno dato in cambio? Il permesso di
fumare in pubblico. Ci siamo vendute per una sigaretta! E tu non fumi
nemmeno!
Philip: E' pura poesia.
Cathy: Ho imparato da piccola, e lo faccio da anni.
Philip: I Quattro Cavalieri dell'Apocalisse hanno ora un compagno di corsa. C'è la Guerra, Carestia, Morte, Pestilenza e Miss Timberlake!
Cathy: Sono instabile, quale tipo di madre potrei essere per i nostri figli?
Philip: Beh proveremo con tre o quattro se non funziona, daremo da mangiare a dei barboncini.
Il secondo film é il primo dei tre che Doris Day e Rock Hudson hanno girato insieme (e in tutti e tre c'è Tony Randall a fare da spalla): si tratta di Il letto racconta (titolo originale Pillow talk) del 1959 diretto da Michael Gordon.
La trama: Jan Morrow, è un'arredatrice trentenne che ha la sfortuna di avere un telefono "duplex", ovvero divide la linea telefonica con Brad Allen, un compositore di canzoni che trascorre ore al telefono con le sue numerose spasimanti. I due, pur senza conoscersi, si detestano reciprocamente, poiché a ciascuno sembra che l'altro abusi del comune impianto telefonico. Nella casa di Jan c'è la perennemente ubriaca cameriera Alma (interpretata dalla comicissima Thelma Ritter). Quando il compositore incontra Jan in un locale notturno e la sente chiamare per nome, ne resta affascinato e le si avvicina presentandosi con un nome falso, Rex Stetson, dicendo di essere un campagnolo texano. Brad fa credere a Jan di essere un uomo all'antica, cuoco, cocco di mamma, amante della campagna, e Jan gli crede.
I due iniziano frequentarsi e a telefonarsi sempre più spesso. E non
mancano anche le ambigue telefonate di Brad che si informa sulla
relazione della donna e del giovane e le dice di stare attenta
canzonandola per l’ennesima volta. Da tempo però a fare un'assidua
corte all'arredatrice c'è anche il miliardario Jonathan Forbes che passa il suo tempo libero sul lettino di uno psicanalista ed è anche amico e produttore del bel Brad. Questi accortosi che Jan si è innamorata di un altro, spinto dalla gelosia, cerca di scoprire chi sia il suo rivale.
QUOTES:Brad (a Jan): Se il vostro letto non ha niente da raccontare, non è colpa mia. Sono vostri problemi d'alcova.
Alma (a Jan): Se c'è una cosa peggiore di una donna che vive sola, è la donna che dice che le piace.
Jan (che si lamenta perchè l'ispettore mandato dall'azienda dei telefoni a casa di Brad è una donna): Ci credi? Hanno mandato una donna. È come mettere un marsmallow sul fuoco!
Jonathan: Il guaio con voialtri è che ce l'avete con me perché faccio parte di una minoranza.
Brad: Ma... quale minoranza?
Jonathan: I miliardari. Voi siete di più, ma non ci vincerete: difenderemo i nostri diritti fino alla morte. E abbiamo i soldi per farlo.
Telefonate a tre |
Gli abiti di Doris Day |
Alma (a Jan): Se c'è una cosa peggiore di una donna che vive sola, è la donna che dice che le piace.
Jan (che si lamenta perchè l'ispettore mandato dall'azienda dei telefoni a casa di Brad è una donna): Ci credi? Hanno mandato una donna. È come mettere un marsmallow sul fuoco!
Jonathan: Il guaio con voialtri è che ce l'avete con me perché faccio parte di una minoranza.
Brad: Ma... quale minoranza?
Jonathan: I miliardari. Voi siete di più, ma non ci vincerete: difenderemo i nostri diritti fino alla morte. E abbiamo i soldi per farlo.
Jonathan (a Jan): Guarda qua! New York! Una folla che si urta, si spinge, lotta, combatte, si scanna per vivere, e tu ne fai parte! Nel Texas non c'è altro che mucche, coyotes e... petrolio. E persino l'aria lì non vale: non è altro che aria... A New York l'aria si addenta come una bistecca, ha carattere... Jane, non puoi vivere nel Texas!
Jan: Ufficiale, arresti quest'uomo – mi sta portando nel suo appartamento!
Poliziotto: Oh non posso biasimarlo, signorina.
Poi ho visto Amore ritorna (titolo originale Lover come back) del 1961 diretto da Delbert Mann.
La trama: Jerry Webster e Carol Templeton sono due pubblicitari. Amano entrambi il loro lavoro, ma sono impiegati in due agenzie concorrenti e fanno di tutto per ostacolarsi a vicenda. L'ultimo episodio vede Webster rubare a Carol la pubblicità di una cera "corrompendo" il cliente con belle donne, bourbon, amore per la patria. Carol lo accusa di concorrenza sleale, ed è il capo di Webster, Peter Remsey (interpretato da Tony Randall) nonchè suo migliore amico, a dargli la notizia Jerry. Randall interpreta nuovamente un personaggio in cura dallo psicanalista in quanto si sente sfortunato ad essere multimiliardario, schiacciato dalla presenza (anche se non più fisica in quanto deceduto) paterna a tal punto da andare in giro con un bastone da passeggio come aiuto per la riconquista della sua autostima. Jerry per evitare che una delle ragazze presenti al baccanale col cliente della cera possa testimoniare davanti al Consiglio della pubblicità, le propone di interpretare alcuni spot pubblicitari di un prodotto inesistente, il VIP. Quando però le pubblicità stanno per essere trasmesse in televisione e Carol è decisa a strappare al rivale il suo prezioso cliente, Jerry si trova costretto a inventare davvero il nuovo prodotto. Tutti chiedono del Vip! E Jerry non può far altro che recarsi dal chimico premio Nobel Linus Tyler (Jack Kruschen) affinché inventi questo prodotto da mettere sul mercato, e la stessa cosa fa Carol, solo che al posto del chimico trova Jerry che ne approfitta per fingersi lui. I due, così, iniziano a frequentarsi. Jerry non fa altro che raccontare bugie dicendo di non avere mai avuto una donna, di vestire demodé, di aver sacrificato l’intera sua vita per la scienza. Nel frattempo in vero Tyler continua i suoi esperimenti alla ricerca del Vip e Carol si innamora sempre più del suo “sostistuto” tanto da ospitarlo nella propria casa.
Carol Templeton |
Jerry Webster |
Carol e Jerry (che si finge il Dott. Tyler) |
I cappellini di Doris Day |
Peter: Dice che hai circuito il signor Miller offrendogli una ragazza.
Jerry: Non l'ho circuito, l'ho ubriacato. E le ragazze erano sette.
Carol: Io non mi servo del sex appeal per concludere un affare.
Jerry: E quando lo usa?
Carol: Non lo uso.
Jerry: Le mie condoglianze a suo marito.
Carol: lo non sono sposata.
Jerry: Lo credo bene.
Peter: Io ho una buona ragione per non venire in ufficio: deprimo gli impiegati. L'ho discusso con il mio psicanalista, il dottor Mannick. Lui è d'accordo, dice che deprimo anche lui.
Peter: La gente ricca è odiata e vilipesa. Cosa c'è scritto sulla Statua della Libertà? C'è scritto: "Venite o ricchi?" No, c'è scritto: "Venite, o poveri". Siamo malvisti persino in casa nostra.
L'ultimo film che ho visto è Non mi mandare fiori (titolo originale Send me no flowers) del 1964, diretto da Norman Jewison. Il tema centrale del film è l’ipocondria del protagonista e il ruolo che ha nel suo matrimonio.
La trama: George è un ipocondriaco convinto, che per caso ascolta una telefonata nello studio del suo medico che legge il referto di un altro paziente a cui sono rimaste poche settimane di vita, e si convince stia parlando di lui. Si confida con l'amico e avvocato Arnold, il quale cade in depressione e non perde l'occasione per ubriacarsi; George così decide di sistemare tutte le cose per bene prima di morire e si mette alla ricerca di un uomo che possa poi sposare sua moglie Judy, anche se non sarà tanto facileper George trovare un candidato adatto tenendo a bada la gelosia, soprattutto quando Judy incontrerà per caso il suo ex fidanzato Bert.
George l'ipocondriaco |
Il piano di George |
Vesti da camera di Doris Day |
QUOTES:
Dott. Morrisey (a George): Oh, amico, mio, sono stanco morto: stamattina ho fatto otto visite a
domicilio. Dovevo specializzarmi in allergie: gli allergisti fanno un
orario come le banche, e scommetto che incassano come loro... Ne conosco
uno che si è costruito una villa da centomila dollari curando soltanto
la febbre da fieno. Quando comincia la primavera, è come se ci fosse un
rialzo in Borsa.
George: No, poi si è accontentata di me.
George: Ti ricordi quel ristorante cinese?
Judy: Quello dove facemmo conoscenza?
George: Non fu una conoscenza, fu un abbordaggio!
Dottor Morrisey: George Kimball ci seppellirà tutti, a meno che non muoia dalla paura di morire.
Dottore: Judy il mio consiglio a qualsiasi moglie in queste circostanze è quello di cercare di dimenticare...
Judy: Dimenticare?
Dottore: Ma a memoria d'uomo nessuna ha mai accettato il consiglio
Judy: E io non ho intenzione di essere la prima.
Dottore: Lo prevedevo.
ULTIMO MA NON PER IMPORTANZA
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